Il nostro prossimo è tutto ciò che vive (Gandhi)

giovedì 23 gennaio 2014

Cercasi Ben disperatamente





"Cercasi Ben disperatamente", di Julia Romp (Sperling & Kupfer, 2011)

"I suoi occhi erano tranquilli e saggi come al solito, e si mise a passeggiare serafico prima di rivolgerci una lunga occhiata. Be', perché fate tanta confusione? sembrava ci dicesse. Adesso sto bene. Non c'è bisogno di preoccuparsi.
Annusò l'aria e poi si avvicinò con delicatezza a George, strofinandosi contro le sue gambe. Mi chiesi come avrebbe reagito mio figlio a quel tocco. Temevo che spaventasse il gatto allontanandolo troppo velocemente, ma invece non batté ciglio, non lo respinse, non cercò di pulirsi dove era stato sfiorato e non urlò che voleva essere lasciato solo. Rimase immobile fino a quando il micio si allontanò. Mi chiesi se si fosse trattato di un evento eccezionale o dell'inizio di un cambiamento.
Il giorno dopo lasciai George a guardare un film sul divano sotto la sua coperta blu, quella che nessuno poteva toccare, per nessun motivo. Quando rientrai nella stanza trovai Ben steso sulla coperta tra le braccia di George a mo' di sdraio, mentre mio figlio gli faceva le coccole come se fosse la cosa più normale del mondo.
"A Ben piace la televisione, mamma", mi informò.
"Davvero?"
"Sì. Vuole vedere i Pokémon. Vuole vedere Peter Pan. C'era anche lui in Peter Pan."
"E' capace di volare?"
"Certo, è molto bravo. Ha incontrato Campanellino e Superman. E' stato spesso in televisione."
Fu in quel momento che mi resi conto che Ben non era solo un gatto. Ma molto, molto di più."

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