Il nostro prossimo è tutto ciò che vive (Gandhi)

lunedì 3 ottobre 2016

Favola gattosa









"Favola gattosa", di Massimo Rossi

C’era una volta una piccola gattina che, malgrado la sua bellezza e dolcezza, venne abbandonata in aperta campagna, da persone cattive e irresponsabili.
La gattina non si perse d’animo e, benché gravida, riuscì a trovare cibo sufficiente per sopravvivere e, una volta nati quattro bellissimi micini, anche a trovare sufficiente sostentamento per loro.
Quando la coraggiosa gattina si accorse di non riuscire più a procurare cibo sufficiente per sé e per i piccolini, fece una cosa molto saggia ed intelligente: prese in bocca i quattro micetti, uno ad uno, e li portò presso una cascina.
Una volta portato l’ultimo piccino, cominciò a miagolare sempre più forte, per farsi sentire dalle persone che abitavano in quel cascinale.
Questi ultimi, in realtà, avevano già visto tutta la scena e stavano aspettando il momento più opportuno per dare conforto ai cinque gatti.
La gattina e i quattro piccini ebbero cibo e acqua in abbondanza e un tetto sotto cui riposarsi, dopo diverse settimane passate all’addiaccio… e per fortuna che era già estate!
Era infatti la fine di giugno e, se le temperature erano gradevoli, di sicuro non era bello vivere all’aperto quando tuoni e fulmini rimbombavano e illuminavano i cieli notturni.
Per fortuna quei tempi erano ormai passati, anche se per la gattina e i quattro micetti, l’avventura non poteva ancora dirsi felicemente conclusa.
I padroni della cascina avevano già numerosi animali e non se la sentivano di sfamare cinque bocche in più, pertanto decisero di portare i gatti presso un gattile della zona, dove rimasero pochissimi giorni. Infatti vennero adottati tutti e quattro i piccini e anche la mamma trovò adeguata sistemazione, tanto adeguata da diventare pure “Sindaco a quattro zampe” del comune dove era andata a vivere…..perché la gattina della favola altri non è che la mia adorata Marina Gatta Sindaco!!!

*** 

Poco fa ho saputo che due dei quattro micetti di Marina erano stati immediatamente adottati dal Professor Tullio Bologna di Vigevano, buon amico dei padroni della casa in cui Marina era stata accolta!
Si chiamano: Fiona (bianca e tigrata come mamma) e Brioche (il maschietto, completamente tigrato, ma dallo sguardo somigliantissimo a quello di mamma).
Un terzo micetto è stato adottato da un esercente di bar, sempre di Vigevano, ma finora non è stato possibile rintracciarlo, mentre il quarto micetto è purtroppo volato sul Ponte dell’Arcobaleno, quando ancora era un cucciolo.

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