Il nostro prossimo è tutto ciò che vive (Gandhi)

giovedì 29 marzo 2018

Io vegetariana da oltre 30 anni






Io vegetariana da oltre 30 anni, di Cristina Veronese

In questi giorni prepasquali  leggo sui social post idioti di pura intolleranza. Mi permetto di scrivere perché vorrei difendere non i vegetariani, non i vegani e non gli onnivori, ma vorrei difendere un dono prezioso contenuto nell’uomo: la coscienza. Vivo all’estero da più di 20 anni e ho imparato a riconoscere cosa ho portato con me della cultura italiana e cosa ho selezionato di quella straniera. La prima cosa che ho imparato è la seguente: occorre conservare la propria identità e assecondare le idee straniere se sono migliori; si chiama adattamento ed è un processo fondamentale per vivere bene con se stessi e gli altri. Il secondo passo è stato non imporre mai le mie idee: i miei figli non sono vegetariani, ma conoscono le ragioni per le quali io lo sono. Il fascismo, di cui si parla tanto in questi ultimi tempi, non limitava l’espressione: la comandava. Non era “non dire” ma “devi dire” ( è una citazione di cui non trovo più la fonte, ma mi è rimasta in mente). Questa imposizione: NON mangiare carne, NON uccidere l’agnello, NON comprare la pelliccia; NON mi piace. E soprattutto non mi piace chi condanna chi la pensa diversamente: si tratta semplicemente di intolleranza ed arroganza. Secondo me, questo metodo di imporre il proprio pensiero con violenza verbale o fotografica è fortemente controproducente e lo scrive una vegetariana che non mangia carne e pesce dal 1987, che indossa scarpe di plastica tutto l’anno e che ha scritto un racconto dando voce ad una gallina di allevamento intensivo. Penso, concludendo, che sia un problema di tradizioni, di cultura (“la nonna, la mamma li ha sempre cucinati”: già questo i miei figli non potranno dirlo) e soprattutto di coscienza: io non volevo mangiare una bistecca perché per me non era semplicemente carne ma una parte anatomica di un essere allevato e ucciso dall’uomo per l’uomo. E alla frase “... ma è naturale: è sempre stato così” che ho ascoltato migliaia di volte, controbatto: “L’evoluzione dell’uomo, per fortuna, continua...”

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