Il nostro prossimo è tutto ciò che vive (Gandhi)

domenica 18 novembre 2018

Frida


"Frida", di Claudia Rocca


Quanti sono i cani usati, sfruttati e poi abbandonati al loro destino? Frida era uno di questi. Sfruttata e diventata improvvisamente inutile, presa e abbandonata per strada. E lei, che della strada non sapeva nulla, subito era stata investita e lasciata lì ad aspettare il suo destino.
Ma Frida non sapeva - mai se lo sarebbe immaginato - che proprio da quel dolore ne sarebbe uscita fuori la sua nuova vita… Raccolta da un volontario e portata da un veterinario di zona, fu sistemata in una gabbia ad aspettare il suo turno, e lì è stata vista da chi poi sarebbe diventata la sua mamma per sempre: Agata. Fu Agata infatti a contattarci segnalando il suo caso, per questo abbiamo conosciuto Frida, magra, attaccata dalla leishmania, lo sguardo perso e incredulo per ciò che le stava succedendo, tra persone estranee che si interessavano a lei e mani che per la prima volta la accarezzavano. Venne fatta operare, e pur non riottenendo l’uso della zampetta posteriore, per fortuna non la perse. Lei, da brava Bulldog, imparò da subito a gestire la sua nuova condizione: non camminava come tutti gli altri cani ma se voleva, poteva arrivare ovunque ugualmente. Ci fu poi la degenza a casa di Agata, uno stallo disse, perché Frida guarisse più in fretta. I primi tempi non sono stati tutti rose e fiori, anzi. La bulletta aveva un carattere prepotente e con Ettore (il bullo di casa) proprio non ci andava d’accordo. Eppure, nonostante tutte le ringhiate e i litigi fra di loro, mamma Agata non è riuscita a convincersi che Frida fosse destinata a un’altra famiglia. Finché il destino ci mise lo zampino un’altra volta: Ettore divenne un bull-angelo e Frida la regina indiscussa di casa.
È passato più di un anno dalla sua adozione e Frida si è trasformata: ha fatto terapia in acqua e ora cammina in un modo tutto suo; ha addolcito il carattere e ha accolto di buon grado i suoi due nuovi fratellini. Il giorno del suo recupero è un ricordo lontano, ormai perso nel tempo, per lei adesso c’è solo un bellissimo presente con una casa, una famiglia, l’amore.
Claudia Rocca, socio fondatore e Presidente di EBRI – English Bulldog Rescue Italia

(Ebri nasce con lo scopo di aiutare i Bulldog in difficoltà, restituendo loro la serenità e l’amore, nonché una casa e una famiglia che li ami per tutta la loro vita)


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