"Maria Giovanna e Oscar" tratto da "Facce da sballo", di Susanna Barbaglia
Era una caldissima giornata di luglio, ricordo che ero in
ufficio quando fui chiamata perché c’era un Bulldog rinchiuso sul terrazzo di
una casa diroccata, senza acqua né riparo in provincia di Napoli, da segnalare
e far recuperare a EBRI (English Bulldog Rescue Italia). Dopo pochi minuti
ricevetti le prime foto di quell’anima: i suoi occhi stanchi e senza forze mi
trafissero, e da quel momento tutto sparì dalla mia mente, tranne la sua
immagine su quel terrazzo.
Mi misi subito in contatto con la
volontaria che lo aveva trovato e, di lì a poco, le nostre strade
s’incrociarono.
Decisi di chiamarlo Oscar perché quel nome aveva un
significato particolare: il guerriero. Secondo i veterinari era un cane
destinato a morte quasi certa: anziano, disidratato e pieno di malattie ormai
in stadio avanzato. Misi da parte la preoccupazione di perderlo presto, e ogni
giorno mi recai in clinica per portargli della carne fresca e le mie coccole,
donandogli l’affetto sincero che forse non aveva mai avuto. Con estrema fatica
e forse per un miracolo, Oscar rispose alle terapie dei medici e in meno di un
mese lo accolsi a casa. Fu una delle più belle scoperte della mia vita: l’amore
di un cane anziano segnato dalla malignità dell’uomo.
Sì, perché lui sapeva amare come
mai io mi sarei aspettata. Sempre discreto ma presente, in ogni momento della
giornata. Mi pare di avere ancora davanti agli occhi la sua coda bellissima e
scodinzolante, la coda di chi ha scordato il passato e vive il presente, di chi
ti ringrazia ogni singolo giorno. Oscar non ha più lasciato casa nostra,
l’abbiamo adottato, ed è stato con noi per due anni e mezzo, a dispetto di
qualsiasi aspettativa di vita medica.
Noi lo abbiamo salvato, è vero,
ma credo che in realtà lui abbia saputo dare molto di più a noi insegnandoci
che non sempre tutto è perduto: con impegno, amore e forza di volontà si può
superare qualsiasi cosa, in questo caso anche la morte. Sarai per sempre nel
mio cuore, Oscar.
Maria Giovanna Nappi
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