Il nostro prossimo è tutto ciò che vive (Gandhi)

lunedì 18 febbraio 2019

Il cuore negli occhi





“Il cuore negli occhi”, di  Susanna Barbaglia (editoriale per Confidenze, 2014)

Prima di lei ho visto il muso del cane. Indubbiamente il muso color miele di un Labrador, che sbucava fra due auto, guarda caso, posteggiate più “larghe” rispetto alle altre di fianco al marciapiedi.
Quello che mi ha colpito è stato l’atteggiamento dell’animale: prima attento nel pigliare bene le distanze fra le macchine, poi cauto, con lo sguardo fisso alla strada trafficata davanti a sé, nell’indecisione se attraversarla o no. Per questo ho pensato che fosse solo, e stavo già decidendo di andargli incontro per bloccarlo e per controllare se avesse un’indicazione sul collare. Ma proprio quando stavo per muovermi, il cane biondo ha sciolto le riserve, si è deciso a passare e il mistero si è svelato. 


Dietro di lui, attaccata alla tipica maniglia dei guinzagli da cane guida (impossibile da individuare prima), è apparsa una ragazza bellissima, immagino poco più che ventenne.
Alta, capelli castani, lunghi e lisci, elegante. Giaccone verde militare, jeans, sciarpona attorno al collo. E occhiali da sole maschili, piuttosto improbabili in una mattina grigio-milanese, come quella di oggi. Mi sono fermata a guardare mentre venivano verso di me, assalita da un misto di commozione e ammirazione per entrambe. Sì, perché il cane era una femmina, come ormai quasi tutti i soggetti selezionati per il supporto dei non vedenti. Quando ci siamo trovate vicine, non mi è stato difficile cogliere il linguaggio silenzioso fra loro. La ragazza sembrava rilassata, totalmente affidata a quella maniglia. Camminava lentamente, ma sicura, come la cagnona che, guadagnata ormai la tranquillità oltre la strada, ogni tanto girava il muso verso la sua protetta, con una dolcezza negli occhi struggente. Sapete cosa diceva quello sguardo? Sono stata destinata a te fin dalla nascita. Allevata in una famiglia che ho dovuto lasciare a un anno per essere addestrata a diventare parte di te, del tuo corpo e della tua mente. Per difenderti e proteggerti. Guidarti oltre gli ostacoli. Non ti lascio mai sola. Non posso giocare, né correre e la mia breve vita di cane è totalmente dedicata a te. Da quando ti svegli al mattino, a quando ti addormenti la sera. Solo per te, solo per amore. A un tratto, come se davvero avesse potuto leggere nel cuore del suo cane, con il viso rivolto in su, nel vuoto, la ragazza si è fermata e si è chinata con un sorriso dolce e intenso per accarezzarlo. È stato solo l’attimo di una carezza, di un sorriso, prima di continuare la passeggiata. Insieme. Legate da un guinzaglio invisibile d’amore.


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