Il nostro prossimo è tutto ciò che vive (Gandhi)

domenica 19 maggio 2019

Arrivederci Buddy

Arrivederci Buddy. E grazie di tutto
di Alessandro Fasanaro
Autore del libro: “56 giorni a Parigi: un uomo una donna un cane” (in Amazon)  
Sei volato via stamattina, alle sei in punto, al suono delle campane in festa per il tuo trasloco in una stella.
Mio piccolo grande vichingo, hai voluto fare tutto da solo... Già, non sei mai stato un rompicoglioni. Mio amore biondo, grazie per avermi ricordato il valore della discrezione, grazie per avermi insegnato il piacere del sussurro... Già, non hai mai sopportato i toni alti, e quando lo dimenticavo mi fissavi interrogativo, come a volermi dire: "Babbo, che bisogno c'è di urlare? Nel bene e nel male il sussurro è più convincente, e anche più signorile... non siamo mica bestie".
Grazie Buddy, mi hai insegnato che la nobiltà d'animo ci rende più belli a noi stessi, e che il rigore e la disciplina a volte sono utili. Ricordi quella volta al distributore? Che risate! Eravamo in gita col nostro duetto giallo. Seduti davanti tu e io, e dietro tuo fratello Ciaky e mamma Cicci. Quando il benzinaio, ridendo mi ha detto che se non ti mettevi la cintura di sicurezza avremmo rischiato una multa, io l'ho ringraziato e rivolgendomi a te ho detto: «Buddy? Cintura!».
E tu, prontamente, ti sei sollevato sulle zampe posteriori e appoggiato di schiena al sedile, e io con fare distratto ti ho messo la cintura, quindi, ingranata la marcia siamo partiti. E nello specchietto retrovisore ho visto il benzinaio rimanere immobile, con la pompa in mano e la faccia stralunata.
Grazie biondo, grazie per avermi fatto tanto ridere... 


Ogni volta che mi guardavi con i tuoi occhi intelligenti, mi chiedevi per quale cavolo di motivo eri nato con le fattezze di un cane, pur avendo il ciuffo e il cervello di Einstein...
Grazie Buddy, perché questa mattina mi hai ricordato quanto sia bello piangere. Siamo stati guerrieri, ma anche i veri guerrieri piangono.

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